Premio 2021 | Lorenzo Claris Appiani

SESTA EDIZIONE
Lingua EBRAICA

Giuria

Lucinda Spera - Docente UNISTRASI (Letteratura italiana) - Presidente
Anna Linda Callow - Università degli Studi di Milano Statale (Ebraico moderno)
Manuela Consonni - The Hebrew University of Jerusalem (Storia ebraica)
Liana Tronci - Docente UNISTRASI (Sociolinguistica)
Elisabetta Zevi - Editor Adelphi Edizioni

Partecipanti

  • Raffaella Scardi - Ayelet Gundar-Goshen
    Bugiarda, Giuntina 2019
  • Olga Dalia Padoa - Shemi Zarhin
    Finché un giorno, Spider&Fish 2018
  • Alessandra Shomroni - Nava Semel
    La sposa di carta, Gallucci 2020
Coprtina Bugiarda Primo premio Lorenzo claris appiani

Primo Premio

Raffaella Scardi, per la traduzione di

Bugiarda
di Ayelet Gundar-Goshen (Giuntina 2019)

Motivazione della giuria: Nufar, adolescente insicura e timida, viene apostrofata da un adulto, noto personaggio dello spettacolo, nella gelateria nella quale lavora durante le vacanze scolastiche e nel fine settimana; sopraffatta dalla vergogna e dallo spavento, la ragazza fugge nel cortile dietro il locale, dove viene raggiunta dall’uomo, che vorrebbe avere il resto di quanto pagato; sentendosi afferrare per il braccio, Nufar inizia a gridare e a chiedere aiuto. Alle persone accorse, che le chiedono se l’uomo abbia tentato di usarle violenza, la giovane risponde di sì. L’affermazione cambia per sempre la sua vita. A questa prima bugia ne succedono infatti altre e la rete di menzogne diventa tanto complicata da stringerla in una morsa da cui sembra impossibile fuggire. Romanzo originalissimo sulle ansie adolescenziali, sul fascino della menzogna e sulla forza della coscienza, Bugiarda è caratterizzato nella versione in italiano da una lingua estremamente attenta alle scelte lessicali e alla resa sintattica delle strutture della lingua originale. La Giuria all’unanimità ha riconosciuto nella traduzione alcuni tratti importanti quali la fedeltà attenta ma non sottomessa al testo ebraico, l’adozione di un registro linguistico adeguato, che rende la lingua del romanzo estremamente scorrevole, e la capacità di valorizzare nella lingua d’arrivo le scelte del testo originale.