Premio 2016 | Lorenzo Claris Appiani

PRIMA EDIZIONE
Lingua ARABA

Giuria

Lucinda Spera - Docente UNISTRASI (Letteratura italiana) - Presidente
Akeel Almarai - Docente UNISTRASI (Lingua e letteratura araba)
Chiara Comito - Arabista
Tahar Lamri - Scrittore
Liana Tronci - Docente UNISTRASI (Sociolinguistica)

Partecipanti

  • Ramona Ciucani - Mahmud Darwish
    Il giocatore d’azzardo, Mesogea 2015
  • Barbara Teresi - Ahmed Saadawi
    Frankenstein a Baghdad, e/o 2015
  • E. Bartuli/M. Soave - Habib Selmi
    Gli odori di Marie Claire, Mesogea 2013
  • Isadora D’Aimmo - Ezzat El Kamhawi
    La città del piacere, Il Sirente 2015
  • Silvia Moresi - Nizàr Qabbàni
    Le mie poesie più belle, Jouvence 2016
il-giocatore-d'azzardo

Primo Premio

Ramona Ciucani, per la traduzione di

"Il Giocatore d'Azzardo"
di Mahmud Darwish (Mesogea 2015)

Motivazione della giuria: nel tradurre per la prima volta in italiano gli ultimi versi di Darwish, Ramona Ciucani ha saputo dar voce, con stile raffinato, alle meditazioni sulla vita, sulla morte e sull’”altro” di uno scrittore che ha infine realizzato il proprio desiderio di diventare un “donatore di parole” sino a fare di esse la propria patria (“J’ai construit ma propre patrie. J’ai même fondé mon Etat, dans ma langue”, dichiarava infatti nel 1997). La traduttrice ha saputo inoltre rendere la particolare forma retorica e la commistione di generi che costituiscono la specificità di una struttura poetica che si arricchisce, dal punto di vista dei contenuti, di profonde valenze autobiografiche.

Secondo Premio

Barbara Teresi, per la traduzione di

Frankenstein a Baghdad

di Ahmed Saadawi (e/o 2015)

Motivazione della giuria: nella traduzione dell’opera dall’arabo, la lingua precisa e plastica di Barbara Teresi riesce a dar forma compiuta alle due dimensioni del romanzo, quella immaginaria, da un lato, della storia del personaggio senza nome, il Frankenstein del titolo, e delle altre figure che attorno a lui ruotano, e quella non immaginaria, dall’altro, della cruda realtà di guerra e morte nella Baghdad occupata degli anni 2005-2006. Ed è proprio nello scarto tra nitidezza espressiva e irrazionalità degli eventi narrati – le vicende della guerra non meno delle avventure del novello Frankenstein – che la traduzione coglie uno degli aspetti centrali del romanzo.